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Il risveglio della potenza generatrice femminile con Green&Glam Angels

Maletti-Tortora-Akim NAPOLI - Green&Glam Angels: una sfilata eco-chic amica dell’ambiente, capace di esaltare la bellezza senza standardizzarla. Una sfilata “diversa”, con abiti ed accessori portavoce di un messaggio sociale forte. Una moda che pur senza perdere la sua leggerezza ed il gusto del bello valorizza la personalità dell’individuo anziché piegarlo ad uno standard. Una moda amica dell’ambiente perché basata sul riutilizzo (in questo modo riduce le emissioni di CO2 e la quantità di acqua che di solito vengono utilizzati per la produzione di ogni capo nuovo). Un modo di valorizzare le proprie curve, in maniera mirata ed elegante, ma senza spendere un patrimonio: anti-crisi ed anti-consumismo. E’ la cosiddetta corrente dell’edonismo eco-sostenibile.
Ha incarnato tutte queste anime la sfilata Green&Glam, svoltasi lo scorso 7 maggio 2013 al Blue Lime in via Chiatamone 6.
A dar vita all’evento Annalisa Tortora, in arte Lisa Très Chic, “la Regina dello Swap made in Naples” con la sua boutique del baratto sita in via Duomo 319 a Napoli, Mariarosaria Maletti, Rosy per gli amici, in arte Ladybug’s Beayty, make up artist che si occupa del maquillage e la cura del corpo, e Akim , “Una stilista nel cassetto”, che, attraverso un’operazione di restyling, reinventa abiti tirati fuori dal fondo di un armadio o dal baule delle nonne.
Vite e professionalità unite nel progetto associativo Green&Glam Angels che, oltre a coniugare passione e competenze con un presupposto a tutela dell’ecosistema, hanno saputo risvegliare la potenza generatrice femminile.

LA SFILATA
Due le fasi: prima gli abiti in vetrina, con le modelle: Miriam Colella, Alessandra Pacileo, Nancy Carbone e Bianca Pastore che, nelle vesti di ancelle figuranti, hanno mostrato le creazioni ai passanti. Poi una pre-sfilata, ancora una volta con abiti targati Lisa Tres Chic. In passerella, e nel video proiettato, gli abiti vintage, reinterpretati, attraverso un’operazione di restyling, da Akim. Un camice divenuto un elegante tubino, senza tempo stile anni ‘50, un jeans trasformato in un top completato da shorts, una gonna, trasformata in kimono, che richiama le atmosfere d’Oriente e tanto altro. In chiusura un due pezzi, casacca e gonna sopra al ginocchio, ricavato da un abito da sposa. Vicino allo scollo una macchia formatasi per l’usura del tempo è stata coperta con un fiore creato ad hoc, simbolo di come un difetto possa, adeguatamente valorizzato, diventare un particolare che fa la differenza. A rendere l’abito più grintoso, in stile rock, delle catenelle che scendono dalle maniche e che possono essere anche staccate ed utilizzate come bracciali.
“In questa sfilata - spiega Miriam Colella, una delle modelle - c’è tanta personalità: quella di chi crea e quella di chi sfila”. La personalità di una moda, che abbraccia le forme, che non vuole cambiare chi indossa l’abito, bensì farne emergere le caratteristiche peculiari.
“Lo stilista – continua Colella – è un ricercatore di tendenze. Sta poi alla persona scegliere se conformarsi ad un trend o rimanere sempre e comunque se stessa. Lisa Tres Chic vuole valorizzarti così come sei. Ti consiglia ed il suo obiettivo è vederti sorridere, davanti al risultato”.

I GIOIELLI
Ad esaltare la bellezza delle modelle e degli abiti i gioielli eco-fashion creati da Elisa Lanna, “GioiElisa - Gioielli di scARTo” che realizza monili con l’alluminio ricavato dai fondi di lattine, lavorato a sbalzo con il bulino o sagomato con la levigatrice, e fili di pet, la plastica delle bottiglie, che divengono particolarmente duttili e modellabili se avvicinati ad una fonte di calore (alla giusta distanza). Ed ancora, linguette di lattine (la parte che va all’interno) e spirali di block notes che, impreziositi da laccetti di stoffa dal colore metallizzato, divengono bracciali, orecchini e collane. Le vernici usate sono atossiche e non contengono solventi. Per rendere il gioiello ancora più luminoso nel colore viene “annegata” una manciata di microperle di vetro, di quelle usate nella nail art, l’arte di decorare le unghia.
“Si tratta di materiali poveri – spiega Elisa Lanna - da cui hanno origine gioielli particolari ed eleganti”. Monili come “Il tris di Fiori”, “Il Nuevo Sol”, “Il Braciere”, e “La Terra dei Fuochi”, che rinviano all’esplosione della gioia di vivere, alla forza delle proprie radici e ad un processo di rinascita, ma che hanno in sé anche un forte messaggio di denuncia sociale.
A valorizzare la bellezza femminile, nel rispetto dell’ambiente e con passione, anche Marina Orlando, “Mavalù e il suo Laboratorio Artistico”, che realizza gioielli in ceramica. Mamè, Creazioni Napoletane di Maria Casillo, che crea accessori: borse e bijoux. Rina Emilio, “Solo Cuore” che dà vita a manufatti ad uncinetto e bijoux. L’evento è stato completato dalla presenza di Lucia Vassillo, image consulting e presentatrice d’eccezione dell’evento, coadiuvata dalle sue collaboratrici, dagli scatti dei fotografi Mauro Tex Fotografia & Antonio Tesauro.

LA MISSION
“Questa sfilata – sottolineano Lisa Tres Chic e Ladybug’s Beayty – è frutto sodalizio come Look's Angel’s Style&Beauty. Con questo evento mostrata l’altra faccia del nostro progetto: quella dell’eco fashion. Siamo felici di questa prima tappa che vede noi due come capostipiti di un'associazione di donne che vogliono mettere a disposizione i loro talenti per una causa nevralgica”.

di Tania Sabatino

sabatino napoli campania
Data:  16/5/2013   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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