PERUGIA - Le favole affondano le radici nella notte dei tempi, nella tradizione orale, quella di chi le raccontava alle giovani generazioni, seduti attorno al fuoco, per svelare loro le origini ed i significati più profondi della vita. Le fiabe attraverso i millenni hanno rivelato ai bambini l’eterno conflitto tra il bene ed il male, la lotta per raggiungere gli obiettivi, nonostante gli ostacoli e le difficoltà, ed hanno introdotto nel loro orizzonte anche l’elemento della morte come fase naturale che conclude la vita.
I grandi temi dell’era contemporanea, quelli nati da un ritmo di vita convulso che spesso non trova spazio proprio per le cose più importanti, diventano i protagonisti dei libri (dedicati ad un target di bimbi di età compresa tra i 6 e gli 8 anni) di Cinzia Ficco.
L’autrice, 44 anni, pugliese d’origine, ma trapiantata a Perugia è responsabile del blog www.tipitosti.com che racconta le storie italiane di coraggio e di tenacia, di chi non si è arreso e si è rimesso in gioco.
Il suoi libri di esordio, editi da una casa editrice di Pavia, la EdiGiò, sono: Tina e la Clessidra, Josuè e il filo della vita e Il re delle calze puzzolenti. Le illustrazioni sono opera di Grazia Netti, che solitamente disegna abiti da sposa, ma che si è cimentata con divertimento e leggerezza in questa nuova avventura tra le immagini.
“Tutto è nato due anni fa da un esperimento un gioco – racconta Cinzia. Volevo trasmettere a mia figlia, che allora aveva 6 anni, l’idea che esistono tempi ben precisi in cui fare le cose e che è necessario rispettare un orario”.
IL MESSAGGIO: ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DELLA PRIORIA VITA
Nasce così il personaggio di Patata, meglio conosciuta come Tina. Si tratta, come racconta la stessa autrice, di una bambina che ha un brutto rapporto con il Tempo: lui scorre, scorre, mentre lei fa tutto con estrema lentezza. Il tempo si dilata e si accorcia, secondo la percezione della piccola, in base al volere dei suoi genitori e questo la fa arrabbiare perché lei si sente frustrata e tradita. Quando c’è da fare una cosa, che non le piace, infatti, i minuti e le ore sembrano scorrere lente, mentre quando arriva il momento delle coccole, esso scorre troppo velocemente. Però un giorno il signor Tempo va a trovare Tina mentre dorme e le promette che se lei cercherà di fare le sue cose nei tempi giusti, lui cercherà di scorrere un po’ più lento. A misurare il suo andamento ci penserà una clessidra. Un messaggio che dà una parte è diretto ai bambini, mediando loro concetti importanti attraverso un linguaggio semplice e leggero, e dall’altro ai genitori, che vengono esortati a “rallentare” ed a ritrovare il piacere di stare con i propri figli.
Il protagonista del secondo libro è Josuè, che nasce nello stesso giorno in cui suo nonno muore. Il vecchietto, però, troverà un modo per rimanere in contatto con il nipote, attraverso un filo attaccato al polso, con cui lo protegge e gli suggerisce la strada giusta da intraprendere. Quando il bimbo compie sette anni la comunicazione però si interrompe e Josuè crede che il nonno non gli voglia più bene, ma in realtà non è così.
“Il nonno – racconta Cinzia – gli rivela che non se n’è andato, ma da quel momento in poi non sarà più lui a guidarlo con il suo aiuto dal cielo, bensì dovrà essere il bambino stesso a compiere le sue scelte autonomamente e ad assumersi la responsabilità delle conseguenze connesse ad ogni specifica scelta. E’ questo il passaggio che consente di diventare grandi. Josuè dovrà cercare suo nonno altrove, nel suo cuore, custode delle emozioni, nei ricordi. Ed infatti alla fine il bimbo vedrà il viso del nonno, che lo saluta, in una nuvola passeggera che solca il cielo”.
Ne Il re delle calze puzzolenti troviamo un sovrano un po’ bisbetico che è stato convinto dai suoi sudditi che niente di male potrà accadergli, e che manterrà intatti potere e salute, se porterà sempre ai piedi un paio di calzini, senza lavarli mai. L’aria del suo regno diviene irrespirabile, è “straziastomaco”. Un giorno un bambino birichino mette del sapone sotto il trono del re, che scivola cade e si fa male, rimanendo sbalordito. I suoi calzini non hanno fatto effetto? Allora il medico gli rivela che non esistono oggetti magici protettori, ma che tutto dipende da ognuno di noi.
“Tutte e tre le storie – spiega l’autrice – sono accomunati dal messaggio secondo il quale è necessario, per raggiungere una reale serenità, assumersi la responsabilità della propria vita e delle proprie scelte, senza delegarla ad altri o ad altro”.
Una scelta sicuramente più faticosa ma che permette di diventare veramente protagonisti del proprio destino.
di Tania Sabatino
edigio Sabatino Perugia Umbria
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