Edicole votive, entrano nelle famiglie dei napoletani da ogni strada |
NAPOLI - Napoli tra fede e superstizione. Napoli tra religione e antiche ritualità pagane che resistono all’erosione del tempo. Napoli che, chiamata a decidere tra le due cose, sceglie semplicemente di “non scegliere”, come sottolinea l’antropologo Ernesto De Martino nel suo saggio “Sud e Magia”. Nasce così l’uso, tutto partenopeo, della jettatura o jettura, una soluzione di compromesso in bilico tra cristianità e paganesimo.
Una spiritualità che spira forte dagli angoli ed i crocicchi delle strade di Napoli dove sono collocate diverse edicole votive, dedicati a santi e madonne, con cui i Partenopei da sempre intrattengono un rapporto di familiarità e confidenza. Insomma: parlano loro a tu per tu.
Ve la ricordate Filumena Maturano (da poco è morta una sua splendida interprete Regina Bianchi e poi come dimenticare Sofia Loren?) quando dice di essersi rivolta all’altare della Madonna delle Rose per chiederle consiglio su cosa fare in merito alla sua gravidanza? Di fronte al suo “C’aggià fa? Rispunn!” arriva la risposta “E figli so’ figli”
Un esempio emblematico del rapporto dei Partenopei con i loro santi. Cuore pulsante delle edicole votive il centro storico. Ce ne sono così tante, alcune purtroppo conservate in pessimo stato o in completo abbandono, che censirle tutte appare impossibile.
LE ORIGINI DELLE EDICOLE VOTIVE
Il termine edicola, come sottolinea la guida Alessia Zorzenon dell’associazione NarteA, deriva dal latino aediculae e significa tempietto (diminutivo di aedes cioè tempio).
Le edicole votive si diffusero soprattutto nel ‘700. All’epoca le strade di Napoli erano buie e letteralmente “infestate” dai borseggiatori che approfittavano del calar della notte per tendere i loro agguati. Per arginare il fenomeni, creando dei punti luminosi nella notte, un padre domenicano fece costruire immagini della Madonna e crocefissi da porre ai crocicchi. La manutenzione degli stessi, fu affidata agli stessi abitanti del quartiere. Ogni qualvolta qualche malvivente provvedeva a danneggiare qualche altarino, che dava fastidio ai suoi traffici, si racconta che il padre stesso provvedesse a rimproverarlo aspramente ma anche, a volte, a fargli una “sonora mazziata”
IL PERCORSO GUIDATO E TEATRALIZZATO
A condurre i visitatori alla scoperta di questa realtà l’associazione culturale NarteA con “Facimmoce ‘a croce” (la visita si è svolta domenica scorsa 14 aprile). Il percorso, ispirato all’omonimo libro “Guida alle edicole votive di Napoli” di Umberto Franzese, pubblicato da Cuzzolin nella collana Neapolis, è stato guidato da Alessia Zorzenon, che lo ha ideato assieme e a Febo Quercia, ed allietato dalle incursioni do’ ‘censaro’, atto a togliere malocchio e la jettatura, e della donna devota, che prega i santi presso tutti gli altarini, sperando di cambiare la propria esistenza con una bella vincita al lotto (mai sentito l’espressione gergale “fare il giro dei sette altari?”)
Il percorso guidato e teatralizzato si snoda attraverso il cuore pulsante del centro storico. Da piazza Dante a via Santa Chiara, passando per Vico Donnalbina, Banchi Nuovi, Candelora e Pendino S. Barbara, per citare solo alcune tappe.
Protagonisti delle edicole votive, sono, in ordine di importanza: La Madonna, S. Antonio e S. Anna, madre della Vergine. La cura degli altarini, ieri come oggi, è opera dei commercianti e degli abitanti di un quartiere, che provvedono a pulirli e ad adornarli di fiori e lumini accesi.
Spesso l’altarino è completato da una nicchia, nella parte inferiore, che rappresenta il Purgatorio, al suo interno ci sono le ‘anime pezzentelle’, che aspettano, con le braccia rivolte verso l’alto, le preghiere dei fedeli per poter avere un sostegno nella loro ascesa verso il Paradiso.
Il prossimo appuntamento con la spiritualità sui generis tutta partenopea è domenica 21 aprile alle ore 10.30 con la Chiesa di S. Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, uno dei fulcri proprio del culto delle anime pezzentelle. Per maggiori informazioni: www.nartea.com, info@nartea.com – 339 7020849 – 334 6227785
di Tania Sabatino
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