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Disarmo nucleare, chiude con oltre 27mila visitatori la mostra d'arte a Napoli

disarrmo-nucleare NAPOLI - Senzatomica: chiude con oltre 27mila visitatori la mostra sul disarmo nucleare. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari che ha riscosso notevole successo a Napoli, presso Castel Sant'Elmo dal 17 marzo al 24 aprile. Si è conclusa con 27320 visitatori, di cui 11079 studenti, la mostra Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari, aperta negli spazi di Castel Sant’Elmo di Napoli dal 17 marzo al 24 aprile. Sessantesima tappa dell’esposizione multimediale promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha visto la partecipazione attiva e volontaria di oltre 840 persone impegnate nell’organizzazione complessiva e nell’accompagnamento dei visitatori tra i pannelli della mostra.
“E’ stato per noi un gioioso modo di stare insieme – spiega il comitato di Senzatomica napoletano - Le persone arrivavano e si complimentavano perché sentivano di non aver semplicemente visitato una mostra, ma di aver vissuto un’esperienza umana. Hanno percepito una calorosa accoglienza e una profonda convinzione nel trattare temi così complessi come la minaccia nucleare, la necessità dell’adozione di un trattato internazionale per l’abolizione degli ordigni atomici e, nello stesso tempo, l'importanza di un disarmo che parta da una trasformazione interiore di ciascun individuo”.
Durante i quaranta giorni di mostra sono state diverse le occasioni di incontro, in vari spazi culturali della città, per affrontare il tema delle armi nucleari da un punto di vista storico, scientifico e filosofico. La mostra ha, inoltre, dedicato particolare attenzione alle giovani generazioni: per i più piccoli è stata allestito, all’interno di Castel Sant’Elmo, uno spazio a loro dimensione, gioiosamente tappezzato da loro colorati disegni, in cui sono stati ospitati anche spettacoli e laboratori.
La mostra è stata sostenuta in Campania da: Polo museale della Campania, Regione Campania, Comune di Napoli, Comune di Salerno, Autorità Portuale di Salerno, Istituto per gli Studi Filosofici, Biblioteca Nazionale di Napoli, Museo Archeologico Nazionale, Goethe Institut.
Data:  25/4/2016   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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