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  SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA) - Gli ultimi catastrofici eventi che hanno colpito la Sardegna hanno  immediatamente messo in moto la macchina della solidarietà. Un appello implicito al quale stanno rispondendo già da più parti, e il nostro territorio ha dimostrato di non essere da meno. L’Esercito italiano di Santa Maria Capua Vetere, a circa ventiquattro ore dall’alluvione che ha messo in ginocchio Olbia, si è attivato per aiutare i connazionali sardi colpiti dal catastrofico ciclone Cleopatra. Dalla sede del carcere militare, presso la caserma Ezio Andolfato, è partito un ammirevole gesto di vera solidarietà. I detenuti, in comunanza  di intenti con i militari, hanno deciso di donare i manufatti creati nei laboratori di attività tratta mentali per una vendita all’asta il cui ricavato sarà devoluto agli alluvionati. Si tratta di pregevoli opere in ceramica e bricolage realizzate dai detenuti che frequentano il laboratorio di ceramica. Ad occuparsi della vendita, ad un’asta di beneficenza, sarà il CIF territoriale che da sempre è vicino, con varie attività di volontariato, alla struttura carceraria. Tra i lavori in ceramica realizzati dai detenuti ci sono anche tre suggestive natività, opere che hanno un valore intrinseco in quanto frutto di un percorso di sofferenza e riabilitazione.  Oltre alla ceramica ci sono opere realizzate in legno come orologi e oggetti ornamentali, ovviamente pezzi unici in quanto artigianali, ma unici anche perché raccontano “una storia” di vita.    L’iniziativa dei detenuti del carcere militare è senza dubbio un esempio di grande altruismo che fa ben intendere come la solidarietà possa dimorare ovunque, anche chi è oggettivamente impossibilitato a muoversi può muovere la catena degli aiuti. 
 Maurizia Castagna
 
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