PALERMO - La Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito il sequestro e la confisca di beni e disponibilità finanziarie a carico di esponenti di rilevo di “cosa nostra”, tra cui il fratello del super latitante Matteo Messina Denaro.
I provvedimenti sono stati emessi dalle Sezioni Misure di Prevenzione dei Tribunali di Palermo e Trapani all’esito di articolate indagini patrimoniali condotte dal Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo.
Salvatore Messina Denaro, funzionario di banca, era stato tratto in arresto a marzo 2010, quale reggente della famiglia mafiosa di Castelvetrano, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori, nell’ambito dell’operazione “Golem fase II”. A suo carico sono stati sequestrati una società operante nella distribuzione alimentare con sede a Castelvetrano (TP), due terreni ubicati in Campobello di Mazara (TP), un’autovettura Mercedes e disponibilità bancarie per oltre 300.000 euro complessivi.
Un imprenditore di Termini Imerese, di 64 anni, tratto in arresto nel 2002 per aver favorito la latitanza di Bernardo Provenzano ed intrecciato rapporti di natura affaristico-mafiosa con noti esponenti di “cosa nostra”, tra cui l’ex latitante Antonino Giuffrè, è stato colpito da confisca di beni del valore di 1,3 milioni di euro. L’imprenditore, operante nel settore edile, era stato condannato, con sentenze definitive, per furto ed omicidio colposo; a suo carico è stata eseguita la confisca di nr. 2 aziende commerciali nel settore edile site in Prato e Termini Imerese, nr. 4 immobili ubicati in Termini Imerese e Collesano (PA), un lotto di terreno in quest’ultimo comune, un autocarro e disponibilità bancarie.
La confisca di beni ha colpito, altresì, un esponente di rilievo della famiglia mafiosa “Pagliarelli” di Palermo, tratto in arresto nel 2004 dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “Cantiere aperto”, in quanto responsabile dei reati di associazione mafiosa ed estorsione. Il Tribunale di Palermo ha disposto a suo carico la confisca di nr. 4 immobili, ubicati a Palermo, quartiere Montegrappa – Santa Rosalia ed immobili del valore di circa 370 mila euro a carico dei suoi prossimi congiunti.
Continua senza sosta l’azione della Guardia di Finanza finalizzata a sottrarre risorse alla criminalità organizzata, attraverso indagini economico-patrimoniali nei confronti degli esponenti e dei fiancheggiatori di “cosa nostra”, per rimetterle a disposizione della collettività.
Guardia di Finanza
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