CATANIA - Le arpe medievali degli svedesi Dråm siglano la stagione di Classica & Dintorni. Senza i contributi regionali, per l’associazione Darshan potrebbe essere l’ultimo concerto. E’ affidato al sound idilliaco di arpa e nickelarpa, una sorta di antico violino con tasti, del duo svedese Dråm l’ultimo concerto di Classica & Dintorni, il Festival internazionale della musica da camera diretto da Ketty Teriaca, pianista e docente di pianoforte al Conservatorio Bellini di Palermo e promosso per il nono anno consecutivo da Darshan, l’associazione culturale guidata da Mario Gulisano. Per Darshan, che
organizza importanti rassegne come Alkantara Fest, Meltin’Folk, Zampognarea e Musicamilo, quello di sabato al Castello Ursino (ore 19) potrebbe essere l’ultimo concerto dopo che, per la prima volta in tredici anni di attività, la Regione Siciliana (Assessorato al turismo e spettacolo) ha improvvisamente mancato di finanziare le loro manifestazioni.
Di scena, sabato al Castello Ursino, saranno gli svedesi Erik Ask-Upmark e Anna Rynefors, conosciuti come il duo Dråm. Eseguono musica tradizionale nordica e sono stati insigniti del titolo di “Riksspelmän” (musicista nazionale) che li ha visti impegnati in un lungo tour per tutta Europa e negli Stati Uniti. Nelle delicate melodie di questo duo di grande talento rivive la tranquillità degli immensi spazi della selvaggia natura svedese: un incantevole flusso di suoni eseguito con maestria da strumenti come l’arpa celtica, la nyckelharpa - il “violino a chiavi” in grado di affascinare le platee di tutto il mondo - e la “säckpipa” svedese, la cornamusa nazionale dal suono morbido e ammaliante. La Reale Ambasciata di Svezia in Italia, insieme al Comune di Catania e al Conservatorio Bellini di Palermo, sono gli enti patrocinatori di Classica & Dintorni 2011.
Una curiosità: la più antica iconografia di nickelarpa è un bassorilievo scolpito nella chiesa Kallunge di Gotland (Svezia) risalente approssimativamente al 1350. Particolarità della nickelarpa è che, nel passare dei secoli, non ha mai mutato - salvo casi sporadici - la forma della cassa che è rimasta simile alle linee in uso nel Medioevo. Lo strumento è ancora diffuso in Svezia, Norvegia e Danimarca.
|